venerdì 23 settembre 2011

Maria Teresa Ciammaruconi incontra Mazara del Vallo e il pittore Giacomo Cuttune

La poetessa Maria Teresa Ciammaruconi nel mese di agosto 2011 è in viaggio per la Sicilia. Nel suo itinerario, che l’ha vista soprattutto nella parte occidentale dell’Isola, si è soffermata a Marsala e ha visitato anche Mazara del Vallo, Selinunte, Segesta, Erice e l’isola di Mozia. A Mazara del Vallo, accompagnata da alcuni amici, Maria Teresa, e sotto la guida del pittore Giacomo Cuttone, ha visitato i suoi monumenti e il centro storico.


Cuttone, illustrando la storia della Città e gli interventi artistico-architettonici (successivi) sulla stessa, ha fatto visitare anche la parte del centro arabo della Città. Qui dove, per iniziativa del Sindaco Cristaldi, sono stati innestati interventi di bonifica e, nell’insieme, ornati dall’installazione (singoli vicoli, strade o cortili, etc.) di ceramiche artistiche, la poetessa si è incontrata con l’aria culturale antica e moderna della Città. Un incontro che ha lasciato, sicuramente, in lei, piacevolezza e amore per questa storia mazarese,e di cui la foto può essere data come testimonianza e memoria.Calabrese di origine, vive e lavora stabilmente a Roma. Qui intrattiene intense relazioni culturali con l’ambiente (più accreditato) artistico, letterario e poetico della Città. Particolarmente interessata all’incontro tra la poesia e altre forme d’arte, ha dato vita a diverse iniziative pubbliche che hanno visto a confronto poeti e artisti visivi, e non solo. Una delle tante idee e iniziative messea frutto, a parte la produzione poetica personale, ricordiamo la pubblicazione di “Corpo a Corpo. Turi Sottile e i poeti” e di “Italia nuda 2010”.“Italia nuda 2010” (fotografie di Valeria Flores; Progetto di Maria Teresa Ciammaruconi; nota critica di Franco Romanò; progetto grafico di Massimo Lampasoma) è un’opera particolare.Nella forma del calendario, “Italia nuda 2010” si offre al lettore e allo spettatore con un intreccio testuale foto-poetico sui generis: gli propone cioè le foto artistiche (bianco e nero) di Valeria Flores come, si fa per dire, commentate/interpretate dalla scrittura (affiancata) poetica di auto ridiversi (Mario Lunetta, Marco Palladini, Antonino Contiliano, Giovanni Fontana, Vito Riviello, Carmine Lubrano, Ignazio Apolloni, Dante Maffia, Michele Arcangelo Firinu, Massimo Mori, etc.); è come se i poeti interagissero, a colloquio, con le foto della Floris. L’opera, a suo tempo, è stata presentata nello spazio (Roma) del “Lavatoio Contumaciale” della poetessa Tommaso Binga (con cui la Ciammaruconi intrattiene costanti rapporti di collaborazione artistica e amicizia).“Corpo a Corpo. Turi Sottile e i poeti” (idea di Turi Sottile e Maria Teresa Ciammaruconi; prefazione e profili di Maria Teresa Ciammaruconi; presentazione di Paolo Balmas; foto di Roberto Massoni.) è il frutto invece di un incontro di lavoro tra le tele del pittore T. Sottile e la loroesposizione alla sovrascrittura poetica diretta degli autori chiamati alla sperimentazione. Tra i poeti, e solo a titolo di esempio, a parte la stessa Ciammaruconi, ricordiamo: Nanni Balestrini,Tommaso Binga, Gianni Toti, Sergio Zuccaro, Maria Luisa Spaziani, Alberto Scarponi, , Donato di Stasi, Silvana Baroni, Lamberto Pignotti, etc. L’opera, venuta fuori, così ha assunto l’aspetto di una nuova composizione: un “ibrido” artistico-poetico piuttosto singolare e originale per bellezza e forza. Ma tornando a Mazara e all’incontro con Giacomo Cuttone, di spiccato interesse culturale e promessa collaborativa è stato l’incontro (di Maria Teresa Ciammaruconi) con l’opera artistica dello stesso Cuttone. La poetessa ha chiesto direttamente al pittore (ormai mazarese, per adozione e residenza) di potere vedere la sua produzione. La Ciammaruconi così ha potuto soffermarsi sulle diverse opere; e opere appartenenti a periodi diversi sia per stile, che genere e supporti. Possiamo vedere la poetessa nella foto (sotto riportata), mentre è in compagnia dei quadri del pittore (nel cortile di casa).


Attenzione particolare la poetessa Ciammaruconi per le grafiche di Giacomo Cuttone, due delle quali, donatele dal pittore, sono state (da lei) intitolate “il palestinese e la dormiente”. Anche in questo caso, come per il pittore Turi Sottile o le foto di Valeria Floris, Maria Teresaha espresso il suo originale giudizio critico-poetico con una scrittura poetica (“Le due immagini di Giacomo, da me intitolati il palestinese e la dormiente, saranno per me compagni di viaggio”).




Il testo:

“Il palestinese (tale lo voglio considerare) è rimasto nel profondo sud/nel paese di mia madre (Gasperina)/a sud del sud/più a sud della Sicilia, anche se le convenzioni geografiche stabiliscono altro. // Quello è il suo posto. A sinistra del mio letto./ L'occhio destro sfondato dall'ennesimo insulto/ mi spia con il sinistro/obliquo/perforante e cattivo. /Ce l'ha pure con me che non gli ho fatto niente/ma - si sa - in effetti siamo tutti colpevoli./E' per questo che ho avuto paura di metterlo di fronte al letto:/non avrei potuto dormire./Meglio un po' defilato, ma vicino./Forse vedendomi dormire (col suo occhio obliquo)/capirà che già gli voglio bene, anche se sono colpevole/a lui e a chi per lui ha scritto un'aureola di parole che lo raccontano/a lui e a chi per lui – altrimenti invisibile - ha riscattato la sua dignità con/ un'immagine./ Che il segno resti, nero su bianco, a celebrare una santità ancora carica di/martirio e rabbia. // Lo lascio nella mia casa a sud del sud/sulla parete rosso sangue tra cimeli di famiglia./Avranno tutto il tempo di parlarsi tra loro e dirsi storie che nessuno scriverà mai:/la storia di un palestinese e di una famiglia qualunque della Calabria. // Lei, la dormiente, viene con me./Ha racchiuso lo sguardo nell'uovo primordiale del volto/ ha fatto ornamento dei segni che la vita le ha lasciato sulla pelle/ha fatto cuscino del suo stesso braccio perché cuscini non ne ha avuti mai/ e sogna/ che la sua stessa mano sia la mano di un altro/ grande al suo bisogno di riposo./Lei, la dormiente, viene con me/ e mi accompagna e fa grande il ricordo/di quell'angolo di mondo/quell'angolo dell'isola dove il sale e il sole godono la grandezza/ di uomini in guerra con gli dei/Lei, la dormiente, viene con me/e con me dormirà sotto il sole dipinto a fianco degli amanti/(così si sono deposte negli anni le immagini nella mia piccola camera da letto)/a proteggermi il sonno.” (Maria Teresa Ciammaruconi)