lunedì 19 marzo 2007

Passaggi e Tendenze (Marsala 2007)


di Antonino Contiliano


Il calendario degli incontri di “ Passaggi e Tendneze”, Marsala 2007, è un percorso che si muove per transizioni marine e “passages” portuali. Il volo di uno sguardo flâneur (evocazione metaforica di memoria benjaminiana; evocazione pro-vocante), e “giudice partecipe” harendtiano calato nella materialità dei processi storici, sui linguaggi e le modellizzazioni umanistico-scientifici che hanno attraversato/attraversano la nostra cultura, e naviganti ancora la nostra contemporaneità caratterizzata dalla simultaneità di più incroci e intrecci geoplanetari. I passages portuali mirano all’enucleazione di alcuni nodi concettuali e strutturali – nonché la loro messa a fuoco critica – per un contesto che, spesso, vive di spot e stereotipi omologati o di propaganda o di razionalità tecno-imperiale delle holdings del profitto e della mercificazione persino della nuda vita. La vita interamente, o almeno così progetta, sussunta al tempo astratto della sua misura capitalistica e della sua presunta naturalità o ideologica neutralità tecno-strumentale.
Che questi passages portuali avvengano nel “porto” – Mars – di Marsala non è fatto occasionale o di “fatti tuoi”, di “porta a porta”, di portali e sportelli di cultura all’asta per scadenze periodiche e/o stagionali della grande “abbuffata” del mercato liberista, e di palinsesto show.
Il porto, come luogo-tempo di transito, è ed è stato sempre un crocevia di scambi socio-culturali vitali e di critica trasformazione all’interno della sua stessa miscela di reciprocità comunicativa ibrida, e comunque in itinere– la cultura greca ne individuava il simbolo in Ermes.
Oggi ai porti marini si sono aggiunti gli aereo-porti, le autostrade elettroniche, la rete dei flussi elettronici del www e dei satelliti, i flussi migratori…. Ermes ha così intrecciato un’alta varietà d’incroci ed itinerari molteplici che si attraversano sia verticalmente che orizzontalmente nella storia della con-tingenza del tempus. Nella società e nella coscienza collettiva degli uomini concreti, quindi, si miscelano linguaggi ed eccedenze nella “tempera” di kairòs o dell’equilibrio instabile degli itinerari multipli. Linguaggi di saperi diversi che, emblemi, simbolo-segni o corpi semiotici di benjaminiana ascendenza angeologia o serresiana, si piegano e dis-piegano divenire-messaggio non alieni dai paradossi e dalle contraddizioni esplosivi. Tra pensiero e praxis progettante, sono artefatti materiali (oggetti) e immateriali (enunciati o comunque segni) dello scambio comunicativo che – tra produzione e valore d’uso –, in permanente conflitto e antagonismo, lievitano nell’impermanenza del rapporto ideologico-materialistico della storia degli uomini concreti e dei saperi-azioni che si processano e si realizzano.
Il “porto” di Marsala dunque non porta meno i significati di questa memoria nel solo suo nome di quanto non lo faccia nel suo “self storico”, come dice “L’immaginario simbolico itinerante” di Alfredo Anania. Qui, contesto ineludibile, l’identità è divenire-identità; e la sua radice nominale è storia materiale stratificata multi-lingue e multi-saperi di corpi ancora visibile nelle “rovine” e nelle tracce cartacee, artistiche, archeologiche, toponomastiche e architettoniche della città, e dintorni, come nella sua dialettica ibrida di temporalità e intemporalità. Un nexus che Marx (storia materiale dell’essere sociale) e Freud (storia della psiche individuale-collettiva), Pauli e Jung (indagine sul tempo: modello fisico-matematico e modello psico-ontologico), per esempio, hanno declinato diversamente, così come il mondo dell’arte, della poesia e quello della psicoanalisi, che si trovano a dialogare come vasi comunicanti, ne hanno messo a fuoco, anche, nel loro dominio, alienazione, reificazione e disalienazione.
Lo svilimento del presente, attaccato da una bassa ideologia o dal “potere” o dell’estetizzazione alienante, non demorde dal tentativo di pietrificarne con il suo occhio meduseo l’instabile termo-dinamica; ma il ‘risveglio’ e l’abitarne la soglia mette in campo la sua ‘forza viva’ di lavoro, di capacità integrali o “potenza” d’essere con-essere identità sociale di singolarità plurale o sociale di “moltitudine” ed eventi in movimento con più segni che interagiscono e agiscono. “La mia coscienza ha mille diverse lingue e ogni lingua ha una sua diversa storia”, diceva W. Shakespeare (Riccardo III).
Di questa/e pluralità linguistico-culturale/i e storico-politica materiale, il pensiero-azione e dialettico-critico di questi incontri 2007 – a fronte di certo pragmatismo “imperiale” devastante e delle equivalenze fuorvianti del pensiero unico – aspira a porsi come confronto e dibattito in maniera “itinerante”; quasi altro compagno dell’“immaginario simbolico” o viandante-con come una “marcia dei colori” zapatista che aggrega mentre “camina” nella “foresta dei simboli”, ma dal basso delle “differenze”, dell’“eterogeneità” e senza trascendenza o di quella trascendenza che Spinoza ebbe a qualificare come il “paradiso dell’ignoranza”.
“Passaggi e Tendenze”, Marsala 2007, ha il luogo-non-luogo della semantica del tempo della razionalità plurale, e contraddittoria ove emerge una palese mistificazione tra teoria e prassi, e tende a delineare alcune “passaggi e tendenze” che hanno attraversato/attraversano le nostre (e non solo) dinamiche culturali, i nostri archivi e i nostri saperi senza apriorismi ipostatizzati, se non la sola ipotesi o presupposto che la verità è sempre una questione pratica e che il sapere e l’azione, oggi, nell’era della globalizzazione galoppante e del “flussi” e delle “topologie”, è un intreccio di quello comune, teorico ed esperienziale; e che non può avere altro che un contesto “itinerante”, “caminante”. La significazione, tesa a scavare tra le tracce, i frammenti e i semi del nuovo, vuole essere focus per ‘risvegli’ e costruzioni dialogiche di senso e “cura” singolari e collettivi ad un tempo e “rivoluzionari” non meno che paradossali o ossimorici rispetto alla vecchia logica delle certezze deterministiche e riduzionistiche del sapere-potere dominante. Pur tra rovine, stracci, scarti, ‘catastrofi’, tradizione, transizione e rinnovamento, non si vuole rinunciare alle analisi e alle proposte che possono venire dalle riflessioni teoriche, critiche e metodologiche della ricerca e di senso in itinere.
I contatti culturali, grazie a delle azioni-stimolo di soggetti (dentro e fuori le Università o i centri di ricerca) impegnati nella ricerca stessa e nella progettazione, “militante” e critica, di percorsi né mummificati né accademici, argomenteranno le corde dei percorsi umanistico-scientifici di questi “Passaggi e Tendenze”, Marsala 2007. Essi si presenteranno come itinerari – mappe naviganti – che saranno delineati (in genere e per linee di orientamento) come archi di at/in-tensione, derive, spiagge e approdi del sapere e della conoscenza letterario-artistico-poetica, storico-filosofica e scientifica (ampio raggio) dei nostri giorni, nonché azione che investe la pratica della vita oltre il vecchio assunto della dicotomia di teoria e prasi separate.
Gli incontri con i ricercatori si propongono sia alla cittadinanza sia, soprattutto, agli studenti delle scuole medie superiori della nostra città, come posizione di “pubblica” comunicazione attraverso i linguaggi (mai scissi dalla relazione con l’altro e l’altro) dei saperi di volta in volta oggetto d’attenzione.
La partecipazione degli studenti prevede un’intervista finale rivolta agli autori o ai soggetti di turno portatori dei vari saperi, e che via via si seguiranno secondo un calendario stabilito. Si prevede la pubblicazione dell’intervista. Il lavoro sarà preparato in collaborazione con gli animatori e direttori degli incontri, i proff. Antonino Contiliano e Giovanni Lombardo.
Gli autori, ancora prima di essere presentati alla città e incontrare gli studenti e gli animatori, faranno pervenire una traccia o una mappa concettuale del loro intervento guida; ciò alfine di una preliminare presa di conoscenza e orientata ad una riflessione più attenta e partecipata degli studenti stessi, che, nel caso, interagiranno sia con i docenti della scuola d’appartenenza che con gli animatori.
L’iniziativa, che si svolge nell’ambito dei progetti della politica culturale 2007 dell’Amministrazione del Comune di Marsala, prevede la pubblicazione degli atti.

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